sabato 12 ottobre 2013

Intervista+ Recensione Sotto un sole nero di Ivano Mingotti

Salve a tutti! Bene, oggi, grazie al mio bel raffreddore e la mia splendida tosse, proverò a scrivere la recensione di Sotto un sole nero di Ivano Mingotti, devo ringraziare ancora Ivano per averci inviato una copia del suo libro! :)


TRAMA:In un presente alternativo, un governo totalitario sembra gestire la vita dell'intera popolazione umana. I "cittadini" vivono in un regime di terrore e di ferree regole dettate dal Ductor. Apparentemente salvatore della specie, dopo il disastro ecologico, il Ductor "protegge" il popolo sotto un sole nero, nel silenzio e nell'alienazione in cui sono ridotti, sotto un regime che marcia per le strade "Per la pace. Per la quiete. Per il sangue dei nemici". Ma un'ulteriore minaccia da parte di invasori esterni sembra minare questo equilibrio. Nove vite si intrecciano, ci raccontano e ci conducono verso un epilogo inaspettato.

**Avviso, possibili spoiler**

NOSTRA RECENSIONE: Ok, devo ammettere che all'inizio questo libro non mi convinceva moltissimo, ma di solito non mi piace giudicare dalla prima sensazione, quindi ho deciso di leggerlo e quando sono arrivata all'ultima pagina mi son pentita di aver avuto una prima impressione negativa, mi è piaciuta davvero tanto! Non lo dico solo perchè Ivano Mingotti ci ha inviato una copia del suo libro, non lo dico tanto per dire, mi è veramente piaciuto, ho finito Sotto un sole nero in pochissimo tempo :) Ma passiamo alla storia!
Il libro è suddiviso in nove storie, nove vite diverse ma legate da un unico evento, nove vite di sofferenza.
Quando descriveva le sofferenze, l'angoscia e la rabbia di un personaggio io mi immedesimavo completamente, mi è venuta più di una volta la pelle d'oca e ho quasi pianto! Ed è una grande conquista questa, io non piango molto facilmente!
Il suo modo di scrivere è particolare ma ti sà catturare, capirete solo leggendolo!

Le storie che mi sono piaciute di più sono: 
.Quella della "donnina" che ritornando da scuola trova la sua casa distrutta, a terra, rasa al suolo... Buttata giù da chissà chi, da chissà che cosa. Ecco una parte che mi è piaciuta molto:

"E ci arrivo, ci arrivo a casa.
Stringo la cinghia della mia cartelletta. La stringo bene con la mano, serro il pugno.
E guardo.
Rimango dalla parte opposta del marciapiede, e guardo.
Non muovo un muscolo.
Non dico una parola.
Guardo solo la mia casa.
La mia bella casa.
E le sue belle finestre, ora rotte.
La sua bella porta, ora spezzata.
I gradini dell'ingresso, ora in frantumi.
I mattoni, i muri, le scale. La cucina, il salotto.
Tutto fatto a pezzi.
Sgretolato, distrutto, sviscerato.
E qui e là, fiammelle. Piccole fiammelle di un grande fuoco ormai spento.
Piccole fiammelle che stanno morendo.
E non capisco più nulla.
Muoio dentro.
Guardo la mia casa, e muoio dentro.
Svanisco, non esisto più.
Nel mio stomaco il vuoto.
Il vuoto.
Mamma, dov'è mamma? Papà, papà dov'è?
Stringo la cartelletta. Rimango sul ciglio della strada.
Guardo la mia casa.
La mia casa distrutta.

La mia casa."

.(La mia preferita in assoluto!) Madre, che per guadagnare qualche soldo per sfamare i suoi amati ragazzi (ormai adulti) lava i panni sporchi. I suo ragazzi sono le uniche cose che le sono rimaste, il marito è stato reclutato al fronte e la sua bellezza non c'è più... Questa è la vita di una donna devastata, questa storia mi ha fatto quasi piangere! La vita di questa donna è un susseguirsi di avvenimenti orribili... 

.Il caro bambino che a scuola fa un disegno che costerà la vita a lui e a sua madre... Un'altra parte che mi ha fatto quasi piangere:

"Ho paura.
Paura per mamma.
Per la mia mamma.
Non la sento più. Non la sento.
Che hanno fatto gli amici di mamma? Che hanno fatto?
Corro verso la porta. Voglio aprirla.
Voglio aprirla, non faccio in tempo.
Gli amici di mamma ci corrono addosso. Ci sbattono, la porta si rompe.
Si rompe. E finalmente vedo mamma.
Mamma, a terra, dietro al suo amico.
Mamma, immobile, dietro al suo amico in uniforme.
Mamma, fredda, dietro alla canna della pistola.
Guardo la mano dell'amico di mamma.
Stringe il mio disegno. Lo vedo bene.
Deve piacergli davvero tanto. Tanto.
Mamma dietro la sua pistola.
La maestra aveva ragione.
Guardo la canna della pistola. Nera.

Spara."

Ma la parte che mi è piaciuta di più?! 
E' stata la fine, con tutti i se e tutti i ma... E' stata splendida! Mi è piacito molto come ha voluto concludere riprendendo da dove aveva lasciato tutte e nove le storie! Non molti scrittori riescono a farmi coinvolgere così tanto negli avvenimenti e se cercate un libro, appunto, coinvolgente questa è perfetta!!!
Voto: @@@@@/5!   Cinque stelle su cinque

Ho voluto fare una recensione non troppo lunga e con parti tratti dal libro, uno per farvi capire in poche parole quanto mi sia piaciuto e darvi un'assaggio del suo modo di scrivere e due... Perchè ora arriva l'intervista!!! :D

1.Raccontaci un po' di te 
1.Mi chiamo Ivano, ho 25 anni, lavoro in un supermercato e mi sono appena laureato in scienze umanistiche per la comunicazione.
2.Come è nata la tua passione per la scrittura?
2. In realtà è sempre stata un'esigenza, un'ossessione, il dover dar significato al giorno attraverso lo scrivere o l'avere scritto. Una via immediata e istintiva per esprimere me stesso, stante il mio grande bisogno di esprimermi, la mia necessità di dire.
3.Leggi molto?
3. Leggo decisamente molto, e ho letto molto sin dall'infanzia. I miei attuali scrittori preferiti, in assoluto, per stilistica, tematiche e tessitura delle trame, sono Grossman e Kundera. Assolutamente due pilastri per le mie letture.
4.Come mai ti è venuta in mente una storia del genere?
4. In realtà non c'è un vero perchè: tutte le storie che racconto o che ho raccontato nascono spontaneamente, nell'associarsi di idee che ad una prima impressione non sembrano molto legarsi tra loro. E' un miscelarsi di impressioni, di eventi, di piccoli particolari notati distrattamente, a comporre ciò che diviene la spinta per una storia. 
Certo non immaginavo, iniziandolo, che Sotto un sole nero si sarebbe così strutturato, così composto.


5.Hai avuto difficoltà a scrivere Sotto un sole nero? Quanto tempo ci hai messo a scriverlo?

5. No, nessuna difficoltà. Il mio modo di scrivere e di esprimermi è molto istintivo; devo dire di essere fortunato nell'avere un solido bagaglio creativo. Ne ho terminato la stesura in circa due mesi e mezzo, e poi, ovviamente, il libro è passato dall'editing ad una correzione più approfondita.

6.Ti consideri uno scrittore produttivo (sempre con idee per la testa) o tormentato (hai 
bisogno dell'ispirazione giusta)?
6. Entrambe le cose, anche se a vedere quanto scrivo ci si stupirebbe nel sapermi autore tormentato. Diciamo che ho bisogno della giusta ispirazione, ma spingendo molto riesco sempre e comunque a scrivere; le idee ci sono sempre, e ce ne sono ancora molte in cantiere, ma lo sviluppo, l'incipit, il là insomma, deve partire da un'ispirazione, e deve amalgamare il tutto, o niente funziona a dovere.

7 Porgetti futuri? Libri in scrittura?

7. Sto scrivendo un romanzo, ma negli ultimi tempi mi piace tenere 'segreto' il tema e la trama trattati. Posso dirvi che sono in uscita due miei romanzi, uno per Ded'a e uno per Smasher editore. Purtroppo non ho ancora le date ufficiali, ma entrambi i lavori sono in fase avanzata di editing.

8 C'è un personaggio che ti rispecchia?

8. Direi che ogni personaggio, per rendersi credibile, ha dovuto assorbire una piccola parte di me, una mia caratteristica, un mio pensiero, per poter essere strutturato in modo credibile. Però no, non c'è un personaggio in cui mi rispecchio di più. Forse perchè sono equamente diviso tra tutti (ovviamente, per quanto riguarda il Killer, vi è più una componente giocosa, ludica, liberatoria, che sadica).

9 Sotto un sole nero ti è piaciuto subito o sei più autocritico e trovavi dappertutto errori inesistenti?

9. Diciamo che i libri che scrivo mi piacciono moltissimo mentre li scrivo, e li dimentico appena scritti. A volte me li trascino dietro per qualche tempo, poi devo necessariamente abbandonarli per potermi tuffare in un nuovo romanzo. Quindi sì, mi è piaciuto subito, ma ovviamente nella stesura del romanzo successivo ho visto Sotto un sole nero come un romanzo dal tono minore, diciamo di un gradino più basso sulla scala evolutiva della mia scrittura.

Grazie mille!! :D
In conclusione, spero che via sia piaciuta sia la recensione sia l'intervista, vi consiglio di leggerlo :)
A presto
Dany e Ele :*